giovedì 24 giugno 2010

E l'Alba Si Macchiò di Rosso (1975)

Titolo Originale: Operation Daybreak (Letteralmente: Operazione Alba).

Regia: Lewis Gilbert.

Cast: Timothy Bottoms, Anton Diffring, Martin Shaw.

Genere: Guerra, Storico.


"Gli ordini di Londra sono stati chiarissimi. Noi dobbiamo uccidere Heydrich a tutti i costi!" - Karel Curda

Nel 1941 tre cecoslovacchi Jan, Josef e Karel, vengono paracadutati nella loro patria col compito di portare a termine una missione segreta: uccidere il  "reichprotektor" Reinhardt Heydrich, conosciuto col soprannome de "Il boia di Praga". 
Muovendosi furtivamente tra le file della Resistenza i tre riescono ad organizzare l'attentato e ad uccidere Heydrich ma la rappresaglia nazista sarà subito pronta a punire gli esecutori. 
Una volta scoperti, dal loro nascondiglio non ci sarà più via di scampo e pur di non cadere nelle mani del nemico gli eroi-ribelli si tolgono la vita con un colpo di pistola.

Prima di recensire il film diamo un accenno storico dei fatti realmente accaduti a cui il regista Lewis Gilbert ha voluto ispirarsi (fonte http://it.wikipedia.org): 
 
"La Royal Air Force britannica addestrò dei paracadutisti cechi per questa azione, dividendoli in due gruppi. 
C'era il gruppo "Anthropoid", composto dai caporalmaggiori Jan Kubis e Jozef Gabcik, che aveva come obbiettivo l'eliminazione del generale delle SS Reinhard Heydrich, e il gruppo "Silver A", il cui scopo era di supporto ad "Anthropoid" con spionaggio attraverso la Resistenza Nazionale Ceca.

I due gruppi vennero paracadutati nella notte tra il 28 e il 29 dicembre 1941.
L'attentato ad Heydrich venne eseguito il 27 maggio 1942, nella curva della via Holesovickach.
Dopo un segnale convenuto, il caporalmaggiore Jozef Gabcik provò a sparare con il mitra alla macchina di Heydrich che si stava avvicinando, ma il mitra si inceppò. Tempestivamente il caporalmaggiore Jan Kubis, gettò una bomba a mano vicino all'auto del generale, ferendolo mortalmente.
Il generale Kurt Daluege, che prese il posto di Heydrich, scatenò il terrore e diede l'ordine di uccidere gli abitanti del paese chiamato Lidice per intimorire la popolazione. 
Il paracadutista Karel Curda tradì e collaborò coi tedeschi, i quali scovarono i ribelli nascosti in una chiesa. 
Le SS circondarono la chiesa, confrontandosi contro i sette paracadutisti alle ore 2:00 di notte. 
Tre di loro si difesero fino alle 7:00 di mattina per poter salvare gli altri quattro nascosti nella catacomba, ma i tedeschi si accorsero del rifugio segreto. I ribelli rimasti si suicidarono per non cadere vivi nelle mani del nemico.

Un altro triste capitolo di un momento oscuro nella storia dell'umanità.

Lewis Gilbert porta sullo schermo un gelido dramma di guerra e sceglie la via del realismo per permeare la sua pellicola della durezza che solo la realtà può trasmettere. 
Gli attori sono molto bravi a non cedere ad esagerazioni interpretative e si immedesimano perfettamente nei ruoli (veramente memorabile l'interpretazione di Anton Diffrin nel ruolo di Heydrich), riuscendo così a rendere onore alla storia e agli uomini che sacrificarono tutto per i loro ideali. In questa difficile prova sono accompagnati da una regia pulita che non tenta mai di strafare o di stupire ma nonostante questo riesce a fare vibrare le corde delle emozioni. Con movimenti di macchina lenti e scenografie il più realistiche possibile (quasi tutto il film è girato nella città di Praga dove si svolsero i fatti storici) Lewis snoda le trame segrete di un complotto per la sopravvivenza in cui il prezzo da pagare per vincere, come in ogni guerra, è la vita.  
Lo spettatore è coinvolto emotivamente da una coscienza sociale collettiva, che giudica giustamente atroci gran parte degli eventi della Seconda Guerra Mondiale, e questo contribuisce a mantenere alta la tensione durante tutta la visione del film.  

Nonostante si sappia già come siano andati storicamente i fatti, è impossibile non sentire una stretta al cuore guardando la sequenza finale del coraggioso gesto suicida dei ribelli o non provare rabbia e desiderio di vendetta per gli abitanti del villaggio di Lidice, massacrati ingiustamente.
La prova registica di Lewis è stata difficile ma egli ha dimostrato grande sensibilità, sapendo cogliere lo stile giusto per una rappresentazione storica e drammatica sapientemente equilibrata. 
In suo aiuto vengono anche le musiche del compositore David Hentschel, molto semplici nei tratti ma molto incisive. Inserite nelle giuste sequenze esse aiutano ad enfatizzare il senso di continua pressione psicologica che i tre ribelli sono costretti a subire. 

Costumi, armi e mezzi sono piuttosto fedeli alla realtà seppur non maniacali nei dettagli. Possiamo evidenziare tecnicamente solo alcune piccole discrepanze con i fatti storici, ad esempio la via inquadrata nel film durante la scena dell'imboscata ad Heydrich non corrisponde alla vera strada che si può vedere nelle fotografie del tempo, ma sono osservazioni che non intaccano minimamente l'atmosfera e il valore della pellicola. 


Decisamente simbolico il finale. 
Quando i ribelli capiscono di non poter fuggire dall'assedio delle SS prendono la loro drammatica decisione e proprio in quel momento un raggio di sole illumina le catacombe, portando pace per le loro anime, ormai troppo provate dalla durezza degli eventi, e al contempo speranza per il futuro del loro Paese e dell'umanità intera.
Un film degli anni settanta sinceramente consigliato, realizzato con serietà e impegno. Un must per gli amanti dei film di guerra, genere a cui il regista dà un taglio tutto personale.

Curiosità: 

- Il film è tratto dalla versione romanzata degli eventi intitolata "Seven Men of Daybreak" (Letteralmente: I Sette  Uomini dell'Alba) scritta da Alan Burges.

- Il film è uscito negli USA col titolo The Price of Freedom (Letteralmente: Il Prezzo della Libertà).

- Il nome originale della missione segreta per uccidere Heydrich era Operation Anthropoid (Letteralmente: Operazione Antropoide). Questo nome fu scelto apposta per sottolineare il contrasto con la figura del generale nazista, considerato tutt'altro che un uomo per la sua spietatezza.

VOTO: 7/10