venerdì 18 giugno 2010

Sherlock Holmes (2009)

Titolo Originale: Sherlock Holmes

Regia: Guy Ritchie

Cast: Robert Downey Jr., Jude Law, Mark Strong

Genere: Azione, Thriller



"I piccoli dettagli sono di gran lunga i più importanti." - Sherlock Holmes

Sherlock Holmes, il famoso investigatore privato, viene a trovarsi faccia a faccia con un pericoloso esponente di una setta segreta conosciuto col nome di Lord Blackwood. Dopo essere stato catturato e impiccato, Blackwood risorge misteriosamente a nuova vita, pronto a perpetrare i suoi crimini. Holmes e Watson si ritrovano a dover mettere insieme i pezzi di un puzzle che troverà sospettati e vittime fin nelle più alte cariche dello Stato. 

Sono passati undici anni dall'ultima trasposizione cinematografica del famoso investigatore britannico Sherlock Holmes nel film Senza Indizio del 1988 e finalmente lo vediamo rinascere, seppur in altre vesti e stravolto nel carattere. 
Tra i più famosi attori che ne hanno interpretato le gesta ricordiamo Basil Rathbone, Robert Stephens, Gene Wilder (anche se in chiave comica) e Michale Caine. Questa è la volta di Robert Downey Jr., che cerca di lavorare sul personaggio per dargli quel tocco di appetibilità necessario per essere apprezzato da un pubblico giovanile, ormai abituato ai film d'azione. 
Sin dalla stesura della sceneggiatura, in parte opera del regista Guy Ritchie, vi sono profondi cambiamenti riguardanti addirittura gli atteggiamenti più tipici e le battute più famose di Holmes, nel film infatti non pronuncia mai la famosa frase "Elementare Watson!" che ormai è un suo marchio distintivo. 
I veri fans a questo punto staranno già arricciando il naso, poco convinti da uno stravolgimento simile, ma se evitiamo di partire con determinati pregiudizi possiamo apprezzare diverse note positive di questo azzardato tentativo, voluto in primis dal produttore Lionel Wigram
 
Anche se dovremo aspettare diversi minuti prima di abituarci alla nuova coppia di attori principali (ricordo che Jude Law veste i panni del Dr. Watson) col procedere degli avvenimenti riusciremo a farci l'abitudine e a non vedere lo spettro di Basil Rathbone nascosto in ogni inquadratura. C'è da dire che il personaggio di Sherlock Holmes è un'icona delle più famose, sia in letteratura che nella cinematografia, e quindi è difficile essere all'altezza del ruolo e riuscire ad accontentare tutti i fans, infatti lo Sherlock moderno risulta piuttosto piatto e ripetitivo nelle espressioni e non rende il giusto onore al mito. 
Chiaramente il paragone tra Rathbone e Downey Jr. è a sfavore di quest'ultimo però, come abbiamo accennato precedentemente, si nota un suo tentativo di personalizzazione interpretativa che, se non altro, si distacca dai clichè. 

Fortunatamente il film non si appoggia solo sulle prove degli attori, tra cui comunque apprezziamo Mark Strong nella parte del malvagio Lord Blackwood, e il regista tira fuori dal cilindro alcune trovate che alzano l'attenzione. 
Se da un lato le scene d'azione sono gestite bene e creano tensione e la trama si snoda col giusto ritmo, dall'altro lato le scazzottate e i "boss di fine livello" (vedi il grosso tirapiedi francese) rendono l'atmosfera molto puerile e permeano la pellicola di un alone da videogame che la fa sembrare un titolo ludico per console.
Rendiamo grazie al personaggio di Lord Blackwood che, avvolto dal mistero e dagli intrighi di una cospirazione massonico-satanica, porta con sè una venatura dark che risulta affascinante. 
Come di gran moda, ormai, nel cinema "post Toy Story", gran parte del film è realizzato in computer grafica. Fortunatamente gli effetti sono realizzati con cura, soprattutto per quanto riguarda le scenografie, e non incidono negativamente sul film, anzi in diverse inquadrature aiutano a dare un pò di carattere alle location in cui si svolgono gli eventi. 
Ottimo il lavoro di luci e molto particolareggiato anche il reparto dei costumi di cui alcuni decisamente caratteristici. Alcune battute e alcuni dettagli sono fedeli ai racconti, invito gli appassionati a dilettarsi nel riconoscerli. 
Il finale resta aperto nel caso il franchise decollasse, a mio parere un secondo capitolo sarebbe già di troppo. 
Pur essendo un buon film d'azione e di per sè un piacevole intrattenimento consiglio, a chi fosse interessato, la visione del ciclo di film interpretati da Basil Rathbone per immergersi più piacevolmente nella Londra del vero Sherlock Holmes.

Curiosità:

- Il personaggio di Lord Blackwood è ispirato al famoso occultista Aleister Crowley.

- In una scena si legge una data sulla prima pagina di un giornale: Venerdì 19 Novembre 1891. Stando ai racconti di Arthur Conan Doyle, durante quel periodo si pensava che Sherlock Holmes fosse morto.

- L'attore Robert Downey Jr., durante una scena di combattimento, ha ricevuto un pugno in viso riportando una ferita che ha richiesto sei punti di sutura.

- Il set che ricrea la casa di Sherlock Holmes fu usato precedentemente per ricreare la casa di Sirius Black nel film Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007).

- I quattro simboli citati nel film (l'Uomo, il Leone, il Toro e l'Aquila) sono rappresentativi dei quattro evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni.

VOTO: 6/10