giovedì 1 luglio 2010

Occhi Senza Volto (1960)

Titolo Originale: Les Yeux Sans Visage
                            (Letteralmente: Gli Occhi Senza Volto).

Regia: Georges Franju.

Cast: Pierre Brasseur, Alida Valli, Juliette Mayniel.

Genere: Thriller.



Christiane, la figlia del Dottor Génessier, rimane sfigurata in volto a seguito di un incidente d'auto. Suo padre, sfruttando le sue conoscenze mediche e scientifiche, tenta di mettere in atto un esperimento mai realizzato prima: trapiantare la pelle di altre ragazze per ricostruire i suoi lineamenti. In questa macabra opera è aiutato dalla sua assistente Louise, cha ha il compito di adescare le giovani vittime. Christiane inizialmente è speranzosa, ma presto il senso di colpa per quella lunga catena di morti prenderà il sopravvento scatenandosi in un tragico finale.

Il film di George Franju è a tutt'oggi considerato da molti critici il precursore del moderno cinema horror. Perchè i critici affermano questo?
Possono affermarlo sulla base delle molte e indiscutibili qualità che Occhi Senza Volto possiede.
Il film comincia lentamente ma già dalla prima inquadratura avvertiamo la tensione tipica delle opere di Alfred Hitchcock
Una donna si muove silenziosamente nel buio, trascinando un corpo senza vita, tormentata dal terrore che qualcuno possa vederla. 
Il corpo viene ritrovato e il detective preposto a seguire il caso descrive le terribili mutilazioni subite dalla vittima.
Questo è l'incipit e, senza avere ancora visto nemmeno una goccia di sangue, lo spettatore è già trascinato all'interno della macabra storia di omicidi che fa da sfondo a questa pellicola e non può più smettere di guardare.

Il regista lo sa bene e intesse attorno alla sceneggiatura movimenti di macchina da presa magistrali e sempre eleganti, azzardando alcune inquadrature in stile cinema inglese.
La fotografia, affidata alle mani esperte di Eugen Schüfftan (già responsabile degli effetti visivi di Metropolis di Fritz Lang), si fonde con professionalità all'interno di ogni scenografia risaltandone i contrasti chiaorscuri, riuscendo a dare profondità laddove è necessario e rendendo anche un senso di claustrofobia nelle scene di maggiore tensione.
Le scenografie, a loro volta, sono essenziali ma di quell'essenzialità sempre ben studiata e rigorosamente bilanciata, in modo tale da distribuire il peso dell'immagine con moderazione all'interno delle inquadrature. L'effetto finale è veramente affascinante e trasforma il film in un quadro surrealista, un fermo immagine in cui gli attori sembrano muoversi come fossero fantasmi intangibili.

La prova artistica di questi ultimi è di ottimo livello e si nota subito un grande affiatamento tra gli attori principali. Pierre Brasseur (Dottor Génessier), Alida Valli (Louise) ed Edith Scob (Christiane) creano un circolo magico da cui, una volta entrati, non si può più uscire.
Si viene completamente avvolti da un alone etereo di malinconia, tristezza, vuoto e amore che è la base stessa del macabro rapporto fra i tre personaggi.
Gli occhi di Edith Scob sono qualcosa di affascinante ed unico, tanto che lo stesso George Franju affermò che ella stessa era l'incarnazione della magia e della fragilità.
A fare da perfetta cornice a quanto detto finora subentrano le deliranti composizioni musicali di carillon di Maurice Jarre, che trasformano il personaggio di Christiane in una bambola di carne che vaga alla ricerca di una pace a lei eternamente preclusa. 

Occhi Senza Volto è un film che racconta di quanto il male e la sofferenza facciano parte, ogni giorno, della vita dell'uomo, sia nella sua veste di carnefice che in quella di vittima.
Unico disappunto potrebbe essere l'insistenza troppo esasperata del regista nel voler ricreare questa atmosfera eterea, che porta nel tempo ad avere un piccolo calo di attenzione nei confronti degli eventi narrati poichè trascina lo spettatore in un mondo surreale fatto di anime ed emozioni intangibili. Il film, a modo suo, potrebbe essere ispiratore dello stile di un regista come Tim Burton.
Il finale è tristemente magico ma lascia un vago senso di incompletezza.
Da guardare nella sua versione uncut, già editata in DVD, per non perdere sequenze importanti. 

Curiosità:

- Diversi film si sono ispirati all'opera di Franju, eccone alcuni:
Il Diabolico Dr. Satana (1961), Seddok l'Erede di Satana (1960), Face Off (1997), I Violentatori della Notte (1998).

- Il regista John Carpenter affermò di essersi ispirato alla maschera indossata da Christiane per creare la maschera inespressiva del serial killer Michael Myers, nel film Halloween - La Notte delle Streghe (1978).

- L'artista Billy Idol registrò una canzone intitolata Eyes Without a Face (Occhi Senza un Volto), facente parte del suo disco Rebel Yell pubblicato nel 1983.

- Nei cinema dell'epoca il film venne proiettato con il titolo modificato in 
The Horror Chamber of Dr. Faustus (Letteralmente: La Camera dell'Orrore del Dr. Faustus) e in double-feature con il film The Manster (1959), quest'ultimo mai uscito in Italia. 
Di fianco la locandina.

VOTO: 7/10