lunedì 19 luglio 2010

Dorian Gray (2009)

Titolo Originale: Dorian Gray

Regia: Oliver Parker

Cast: Colin Firth, Ben Barnes

Genere: Thriller, Horror



"L'uomo vuole solo essere felice, ma la società vuole che sia buono. E quando è buono raramente è felice, mentre quando è felice è sempre buono." - Lord Henry Wotton

Il giovane Dorian Gray si ritrova improvvisamente miliardario dopo aver ereditato i beni del nonno, morto di recente. Le porte di un nuovo mondo si aprono davanti ai suoi occhi, un mondo fatto di ricchezze, riunioni e feste private all'insegna della mondanità.
In onore del suo arrivo nell'alta società il pittore Basil Hallward dipinge un ritratto del giovane e glielo regala sottoforma di un bellissimo quadro, da esporre nell'atrio della sua nuova e immensa villa.
Nel frattempo un amico di famiglia, Lord Henry Wotton, resta sempre vicino a Dorian e lo instrada verso il lato più vizioso della vita dell'alta società, un lato fatto di sesso, droghe e narcisismo portati all'estremo.
Col tempo Dorian sente di non poter più fare a meno di quei vizi e di quelle emozioni ma si accorge che la sua umanità sta lentamente trasformandosi in qualcosa di oscuro e con essa l'immagine del suo ritratto...

Il famoso romanzo di Oscar Wilde, Il Ritratto di Dorian Gray, è ormai alla sua quindicesima trasposizione cinematografica, senza contare gli episodi realizzati esclusivamente per il circuito televisivo.
Il tema toccato è estremamente attuale ed affascinante: il desiderio di poter vivere in eterno ed eternamente giovani.
Si potrebbe quasi dire che è l'ossessione del genere umano, dalla quale scaturiscono molte leggende ed è proprio sul filone di questo tema che si snoda la trama di Dorian Gray.


Il regista Oliver Parker rielabora il personaggio adeguando la storia ad alcuni clichè moderni e calcando la mano sul lato vizioso della vita di Dorian, ma sostanzialmente la "modernizzazione" del Dorian Gray di Parker si riassume nel mostrare ripetutamente le scene di erotismo (in realtà appena accennato) e le scene dei deliri visivi dei protagonisti, nei momenti in cui essi sono preda delle droghe e degli stupefacenti. 
 Per ottenere questo scopo si utilizza il personaggio di Lord Henry Wotton, ottimamente interpretato da Colin Firth, che diventa come legna da gettare nel fuoco affinchè non si spenga.
Esso, infatti, viene ciclicamente inserito nel ritmo narrativo del film per trasformarsi, nel tempo, nel motivo stesso per cui il ripetersi delle scene di cui sopra può reiterarsi, ipoteticamente, all'infinito.
Tradotto in poche parole, spingere sulle scene di sesso è un tentativo di ottenere incassi al botteghino senza troppo impegno.
In effetti la sceneggiatura è soffocata dalla maestosità del racconto di Wilde.

Si percepisce il tentativo di non volersi soffermare sul lato più serio del racconto ma di idee nuove per rimediare a questa lacuna non ce ne sono e quindi si finisce per appesantire il ritmo generale.
La cosiddetta "morale" del film, ovvero che vivere all'insegna dei piaceri materiali porta al logorìo dello spirito, è talmente soffocata dalle scene di erotismo che non trova il giusto riscatto nemmeno sul finale. 
Non possiamo parlare di un buon film in merito ai contenuti che sono stati, volutamente o meno, svuotati della loro profondità, però possiamo apprezzare il lavoro "estetico" svolto su di esso.

I colori sono scelti con grande cura e il ritocco delle immagini, in fase di post-produzione, porta la pellicola ad una pulizia e ad un equilibrio visivo davvero piacevoli, merito della splendida fotografia di Roger Pratt che da sola sostiene tutto il peso horror della pellicola, riuscendo a infondere oscurità a mistero alla Londra vittoriana in cui si muovono i personaggi.  
Il Casting ha svolto un buon lavoro nella fase di selezione degli attori.
A livello professionale si distingue su tutti il bravo Colin Firth, mentre il protagonista Ben Barnes mantiene una recitazione mediocre, supportato dalla sua giovanile bellezza che lo avvolge di un'aura quasi angelica. Questo lo rende il miglior Dorian Gray portato su schermo fino ad ora, limitatamente ad un giudizio estetico.
Piuttosto buoni anche gli effetti speciali che trovano la loro massima espressione, fortunatamente per la trama del film, nel lavoro svolto per realizzare il famoso quadro.
Ottimi e davvero belli i costumi.
Il film nel complesso risulta un intrattenimento di medio livello su cui, vista la profondità dei temi trattati, si sarebbe potuto lavorare più a fondo per distinguersi nel mare delle produzioni mainstream.

Curiosità: 

- L'attore Ben Barnes ha voluto essere presente durante la realizzazione dei costumi.

- Si notano numerose differenze fra la trama del romanzo originale e la sceneggiatura del film.
I più curiosi possono informarsi al seguente link:


VOTO: 5/10