sabato 12 giugno 2010

Beyond Re-Animator (2003)

Titolo Originale: Beyond Re-Animator (Letteralmente: Oltre il Rianimatore)

Regia: Brian Yuzna

Cast: Jeffrey Combs, Elsa Pataky

Genere: Horror

Sottogenere: Splatter, Exploitation



“Adesso ci serve…un laboratorio!” – Dr. Herbert West

Il giovane Howard Phillips assiste all’uccisione della sorella da parte di un morto vivente, rianimato dal Dr. Herbert West durante uno dei suoi esperimenti che lo condurrà infine all’arresto. Dopo tredici anni Howard diventa medico e riesce ad entrare nello staff ospedaliero del carcere in cui si trova West. Il suo intento è apprendere i segreti della rianimazione dei morti.

Brian Yuzna, per chi non lo conoscesse, ha avuto il merito di aver dato nuova linfa vitale al cinema degli anni ‘80 e nello specifico al cinema di genere “Splatter”, quello più intriso di sangue e cadaveri per interderci.
I suoi film hanno sempre un’ispirazione geniale, qualcosa che li rende più vivi, crudi e spettacolari di altri.
Dietro la macchina da presa l’abbiamo visto per la prima volta con Society – The Horror, in cui ha voluto rappresentare la devianza della società capitalistica che tutto travolge e ingoia senza morale o ritegno. Fu un ottimo film ma il suo indiscutibile capolavoro lo realizzò nel ruolo di produttore, affidando la regia al suo amico Stuart Gordon.
Era il 1985 e nelle sale faceva la sua prima comparsa Re-Animator. Dato l’enorme successo fu realizzato un seguito, Re-Animator 2, e con Beyond Re-Animator siamo al terzo capitolo. Chi ha visto i primi due credo sia concorde con me nell’affermare che molto è andato perduto in quest’ultima opera.  
Yuzna conosce bene i ritmi a cui deve girare un film per essere accattivante, ma il meglio è già stato dato e qui siamo di fronte ad un esercizio di stile ben poco ispirato. E poco ispirato sembra anche il grande Jeffrey Combs, a mio avviso uno degli attori “caratteristi” migliori dall’epoca di Vincent Price e devo dire che è davvero un peccato, ricordo la sua interpretazione nevrotica e folle degli esordi e va a lui il merito di aver dato spessore al personaggio di Herbert West.  

Beyond Re-Animator si avvale di un cast meno azzeccato di quello dei precedenti film ma comunque di buon livello, tutti riescono ad essere sufficientemente teatrali e a calarsi nello spirito goliardico delle pellicole di Yuzna. Alcune scelte riguardanti gli attori sono state troppo influenzate, probabilmente, dal voler rincorrere le mode del mainstream.  
Elsa Pataky è un’attrice di grande splendore ma in un film splatter la bellezza rischia di non trovare lo spazio giusto per esprimersi. Fortunatamente ci regala una valida interpretazione personale sul finale, quando da affascinante giornalista si trasforma in spietata zombie.
Meno incisivo Jason Barry, che non trova la giusta idea per far parlare di sè.
Come avevo accennato Jeffrey Combs è poco ispirato, tenta di riprendere alcune movenze ed espressioni che diedero vita al suo personaggio ma lo fa quasi svogliatamente e perde tutto l’impatto che lo rese famoso agli esordi. La narrazione si sviluppa secondo schemi già conosciuti, spesso addrittura prevedibili.
A ridare fiato alla pellicola entrano in gioco gli effetti speciali del maestro Screaming Mad George (lavorò in Nightmare 4, Re-Animator 2, Society) che pur non raggiungendo i livelli memorabili di sangue e budella sparsi nei primi due capitoli confeziona un ottimo lavoro combinato di make-up, robotica, e protesi in lattice. Assistiamo, quindi, con gioia al sempre ben acclamato ritorno agli SFX di un tempo che non facevano uso della computer grafica e riuscivano, proprio per questo, a dare una sensazione di tangibilità ai mostri e a quant’altro venisse creato. 

In buona sostanza Beyond Re-Animator ci ripropone gli ingredienti che andavano per la maggiore negli anni ottanta: sesso, sangue e un tocco di humor. La grafica pensata per i titoli di testa è memorabile e la musica quanto di più azzeccato si potesse comporre, in perfetta armonia con il carattere del pazzo Dr.West. Anche l’idea di estrarre l’energia vitale per farla riconfluire nel corpo dei morti è valida e se Yuzna avesse incentrato maggiormente l’attenzione su questa nuova invenzione avrebbe potuto instillare linfa vitale anche al suo film oltre che ai cadaveri.
Peccato che per tutta la pellicola si percepisca un alone di modernità che rovina decisamente qualunque altro buon intento. Alla fine della visione proviamo una leggera sensazione di nostalgia per i tempi che furono, ma va bene così, serve a rendere onore al passato.  
Brian Yuzna ci riproverà con House of Re-Animator, il quarto capitolo della saga che è già stato annunciato. Staremo a vedere!

Curiosità:

- La struttura dei titoli della saga ricorda molto quella dei film horror degli anni precedenti. Bride of Re-Animator, il secondo capitolo, è infatti simile a Bride of Frankenstein del 1935, così come House of Re-Animator somiglia ad House of Dracula del 1945.

- Il personaggio di Herbert West è tratto da un racconto dello scrittore H. P. Lovecraft, pubblicato nel 1922 e intitolato “Herbert West – Reanimator”.

- Nel videogioco Splatterhouse, datato 1989, il giocatore deve esplorare la “West Mansion” uccidendo orde di mostri creati dal Dr.West.

VOTO: 5/10