Titolo Originale: Mad Max (Letteralmente: Max il pazzo)
Regia: George Miller
Cast: Mel Gibson, Steve Bisley, Joanne Samuel
Genere: Thriller
Sottogenere: Post Atomico
Sottogenere: Post Atomico
“Quella non è un’auto, è un aereo che vola rasoterra!” – Jim Goose
Siamo in un futuro in cui la civiltà è ritornata ad essere governata dalla violenza e dalla barbarie e gli uomini si uccidono per accaparrarsi le ultime taniche di benzina. Max Rockatanksy è un poliziotto della squadra Main Force Patrol, detta anche MFP. Uno psicopatico di nome Nightrider sfida la polizia ma la sua folle corsa in auto finisce quando incontra Max che lo sperona facendolo uscire mortalmente di strada. Quando scopre di essere ricercato dalla banda di criminali che vogliono vendicare il loro amico, Max dà le dimissioni perchè teme per la sua famiglia. Fuggire non servirà a niente. La moglie Jessie ed il figlioletto perderanno la vita e Max indosserà nuovamente la divisa da poliziotto cercando disperatamente giustizia.
Interceptor è a tutt’oggi uno dei film cult del genere Post-atomico, e con esso anche i due seguiti Interceptor – Il Guerriero della Strada e Mad Max – Oltre la Sfera del Tuono.
Il regista non si aspettava ciò che sarebbe successo in seguito: girato con un budget di soli 350.000 dollari ne incassò oltre 100 milioni in tutto il mondo!
I motivi di un tale successo vanno ricercati nell’originalità assoluta dell’ambientazione e dei personaggi.
Le location scelte per le riprese sono vaste pianure australiane nei pressi di Melbourne, caratteristiche in quanto estremamente aride e polverose. Il sole che batte su queste steppe fa sembrare l’aria irrespirabile e malata, velenosa e sporca come i teppisti che si aggirano per quelle zone sulle loro motociclette.
Non si fa mai riferimento a guerre nucleari nella sceneggiatura, eppure il film sembra ambientato qualche anno dopo l’esplosione di una bomba atomica che ha raso al suolo ogni costruzione ed ogni barlume di civiltà. Rimangono solo la violenza dei criminali che non mostrano alcuna pietà per nessuno ed il coraggio dei poliziotti che ancora combattono per un mondo migliore.
Per rendere al meglio la durezza di questo eterno conflitto viene svolto un ottimo lavoro durante la fase di selezione del cast.
Gli attori che interpretano i teppisti hanno dei volti da veri pazzi, molti di loro sono così magri e ossuti che sembrano delle iene pronte a mangiare i cadaveri delle loro prede. Hugh Keays-Byrne, nella parte di Toecutter, si è ispirato addirittura alla figura di Genghis Khan per rendere unica la sua recitazione e l’effetto è davvero notevole.
Anche i costumi sono particolari, cuciti alla buona con stracci e pezzi di ferro come avrebbe fatto veramente chi fosse cresciuto in un mondo desolato e povero come quello. Poi ci sono i poliziotti, vestiti in pelle nera di tutto punto per dare l’impressione di durezza e forza, elementi necessari ad infondere coraggio e speranza nei cittadini che desiderano protezione. I volti degli attori che li interpretano si addicono al ruolo; Mel Gibson è quasi angelico nel pieno della sua giovinezza, Steve Bisley e Roger Ward sono duri e simpatici allo stesso tempo.
Il regista non si aspettava ciò che sarebbe successo in seguito: girato con un budget di soli 350.000 dollari ne incassò oltre 100 milioni in tutto il mondo!
I motivi di un tale successo vanno ricercati nell’originalità assoluta dell’ambientazione e dei personaggi.
Le location scelte per le riprese sono vaste pianure australiane nei pressi di Melbourne, caratteristiche in quanto estremamente aride e polverose. Il sole che batte su queste steppe fa sembrare l’aria irrespirabile e malata, velenosa e sporca come i teppisti che si aggirano per quelle zone sulle loro motociclette.
Non si fa mai riferimento a guerre nucleari nella sceneggiatura, eppure il film sembra ambientato qualche anno dopo l’esplosione di una bomba atomica che ha raso al suolo ogni costruzione ed ogni barlume di civiltà. Rimangono solo la violenza dei criminali che non mostrano alcuna pietà per nessuno ed il coraggio dei poliziotti che ancora combattono per un mondo migliore.
Per rendere al meglio la durezza di questo eterno conflitto viene svolto un ottimo lavoro durante la fase di selezione del cast.
Gli attori che interpretano i teppisti hanno dei volti da veri pazzi, molti di loro sono così magri e ossuti che sembrano delle iene pronte a mangiare i cadaveri delle loro prede. Hugh Keays-Byrne, nella parte di Toecutter, si è ispirato addirittura alla figura di Genghis Khan per rendere unica la sua recitazione e l’effetto è davvero notevole.
Anche i costumi sono particolari, cuciti alla buona con stracci e pezzi di ferro come avrebbe fatto veramente chi fosse cresciuto in un mondo desolato e povero come quello. Poi ci sono i poliziotti, vestiti in pelle nera di tutto punto per dare l’impressione di durezza e forza, elementi necessari ad infondere coraggio e speranza nei cittadini che desiderano protezione. I volti degli attori che li interpretano si addicono al ruolo; Mel Gibson è quasi angelico nel pieno della sua giovinezza, Steve Bisley e Roger Ward sono duri e simpatici allo stesso tempo.
Ed infine ecco un altro elemento che è entrato nella leggenda della cinematografia: la famosa V8 Interceptor, l’auto usata da Max per vendicarsi.
Caratteristica principale di quest’auto è il compressore volumetrico montato sopra al motore che le permette di raggiungere la potenza di 600 cavalli, “un aereo che vola resoterra”.
L’insieme di tutti questi accorgimenti ed una trama che si snoda attorno al primordiale istinto di vendetta hanno fatto di Interceptor un intramontabile cult, che acquista sempre più fascino col passare del tempo.
La domanda che ci pone il regista è forse questa: che prezzo siamo disposti a pagare per seguire gli ideali di giustizia?
Max abbandona l’uniforme perchè non è disposto a mettere in pericolo la sua famiglia, ma appena perde il coraggio di combattere la peggiore delle sciagure si avventa su di lui facendolo precipitare nel dolore e nella follia. La risposta è chiara: chi sceglie di essere guerriero deve essere pronto a tutto per difendere il proprio ideale e non deve permettere che la codardìa prenda il sopravvento.
Da vedere assolutamente perchè ad un Cult non si dice mai di no!
Caratteristica principale di quest’auto è il compressore volumetrico montato sopra al motore che le permette di raggiungere la potenza di 600 cavalli, “un aereo che vola resoterra”.
L’insieme di tutti questi accorgimenti ed una trama che si snoda attorno al primordiale istinto di vendetta hanno fatto di Interceptor un intramontabile cult, che acquista sempre più fascino col passare del tempo.
La domanda che ci pone il regista è forse questa: che prezzo siamo disposti a pagare per seguire gli ideali di giustizia?
Max abbandona l’uniforme perchè non è disposto a mettere in pericolo la sua famiglia, ma appena perde il coraggio di combattere la peggiore delle sciagure si avventa su di lui facendolo precipitare nel dolore e nella follia. La risposta è chiara: chi sceglie di essere guerriero deve essere pronto a tutto per difendere il proprio ideale e non deve permettere che la codardìa prenda il sopravvento.
Da vedere assolutamente perchè ad un Cult non si dice mai di no!
Curiosità:
- Interceptor è il film che ha lanciato Mel Gibson nel mondo delle star hollywoodiane eppure è stato preso nel cast per puro caso.
Doveva solo accompagnare ai provini un amico.
La sera prima aveva partecipato ad una rissa in un bar e aveva il volto tumefatto, il responsabile della selezione lo vide e gli disse di tornare perchè avrebbero avuto bisogno di attori, per così dire, “malandati”. Così Mel Gibson tornò e gli diedero una parte da recitare come provino. Fortunatamente fu poi selezionato.
Doveva solo accompagnare ai provini un amico.
La sera prima aveva partecipato ad una rissa in un bar e aveva il volto tumefatto, il responsabile della selezione lo vide e gli disse di tornare perchè avrebbero avuto bisogno di attori, per così dire, “malandati”. Così Mel Gibson tornò e gli diedero una parte da recitare come provino. Fortunatamente fu poi selezionato.
- I primi trailer del film proiettati negli Stati Uniti non menzionavano la presenza di Mel Gibson nel cast in quanto era un attore conosciuto solo in Australia.
- L’auto V8 Interceptor fu costruita sulla base di una Ford Falcon XB GT Coupé.
- La motocicletta di Jim Goose è una Kawasaki Z1000 del 1977.
- Alcune frasi dette da Nightrider durante la scena dell’inseguimento sono tratte dal testo della canzone “Rocker” del gruppo hard rock AC/DC.
- Esiste un videogioco intitolato Mad Max ed uno intitolato Fallout che hanno un’ambientazione simile a quella del film, così come il manga a fumetti Ken Il Guerriero del 1983.
!!!!! - Attenzione piccolo Spoiler - !!!!!
Nella scena finale Max cattura un motociclista della banda e gli ammanetta una caviglia ad un’auto. Poi gli lancia una sega da ferro e gli dice che se vuole salvarsi la vita prima che l’auto esploda può segarsi il piede e liberarsi. Questa idea ricorda veramente molto il film Saw – L’Enigmista del 2004.
VOTO: 8/10
VOTO: 8/10