Titolo Originale: Hancock
Regia: Peter Berg
Cast: Will Smith, Charlize Theron, Jason Bateman
Genere: Azione
"Dannazione, sei un supereroe, la gente dovrebbe amarti!" - Ray Embrey
Hancock è un ragazzo di colore che vive come uno squattrinato nei sobborghi di Los Angeles, passando le sue giornate ubriacandosi col whisky e aiutando la polizia nella lotta contro la criminalità. Si, perchè Hancock è anche dotato di poteri sovrumani che lo rendono immortale e fortissimo e grazie a questi riesce sempre a catturare i delinquenti che ogni giorno turbano la quiete pubblica della città. Nonostante tutto la gente non lo considera un supereroe per via del suo carattere scontroso e arrogante. La sua vita cambierà quando incontrerà Ray Embrey, un addetto alle pubbliche relazioni che riuscirà a stravolgere la sua immagine negativa trasformandolo in un eroe. Questa rinascita porterà con sè anche nuovi problemi, svelando un passato di cui nemmeno Hancock era a conoscenza.
Quando vidi i primi trailer di Hancock pensai che fosse l'ennesimo adattamento cinematografico di qualche supereroe dei fumetti, invece l'idea del personaggio è nata dalla mente di Vincent Ngo che scrisse la prima sceneggiatura nel lontano 1996.
Questa bozza girovagò per gli studi delle case di produzione di Hollywood per ben dieci anni fino a quando la Columbia Pictures non si decise a prendere in mano le redini del progetto.
Inizialmente il film avrebbe dovuto intitolarsi "Tonight he comes" (Letteralmente: "Stanotte egli arriva") e per il personaggio principale si presero in cosiderazione attori come George Clooney, Ben Affleck e Leonardo DiCaprio ma infine fu scelto Will Smith e devo dire che la scelta è stata positiva perchè il film è a tratti comico e Smith è un attore capace anche di farci sorridere.
Mettendo da parte le aspettative che si potrebbero avere da un "vero" film di supereroi possiamo apprezzare la pellicola di Peter Berg come un tentativo originale di proporre una variazione sul tema. Hancock ha dei superpoteri ma non si considera un eroe e nemmeno la gente lo considera tale.
E' rozzo, incapace di intrattenere rapporti sociali, volgare, scanzonato e persino ubriacone ma non gli riesce di fregarsene delle ingiustizie che colpiscono i più deboli e ogni giorno cerca di essere d'aiuto per qualcuno.
Infine è molto solo. Questa è la vera maledizione di Hancock, quando si innamora perde i suoi poteri.
La trama di fondo è molto drammatica ma Berg sceglie la via del film mainstream e non si sofferma su questo aspetto che avrebbe reso il personaggio ancora più umano e più vicino al pubblico.
Questa bozza girovagò per gli studi delle case di produzione di Hollywood per ben dieci anni fino a quando la Columbia Pictures non si decise a prendere in mano le redini del progetto.
Inizialmente il film avrebbe dovuto intitolarsi "Tonight he comes" (Letteralmente: "Stanotte egli arriva") e per il personaggio principale si presero in cosiderazione attori come George Clooney, Ben Affleck e Leonardo DiCaprio ma infine fu scelto Will Smith e devo dire che la scelta è stata positiva perchè il film è a tratti comico e Smith è un attore capace anche di farci sorridere.
Mettendo da parte le aspettative che si potrebbero avere da un "vero" film di supereroi possiamo apprezzare la pellicola di Peter Berg come un tentativo originale di proporre una variazione sul tema. Hancock ha dei superpoteri ma non si considera un eroe e nemmeno la gente lo considera tale.
E' rozzo, incapace di intrattenere rapporti sociali, volgare, scanzonato e persino ubriacone ma non gli riesce di fregarsene delle ingiustizie che colpiscono i più deboli e ogni giorno cerca di essere d'aiuto per qualcuno.
Infine è molto solo. Questa è la vera maledizione di Hancock, quando si innamora perde i suoi poteri.
La trama di fondo è molto drammatica ma Berg sceglie la via del film mainstream e non si sofferma su questo aspetto che avrebbe reso il personaggio ancora più umano e più vicino al pubblico.
Purtroppo la strategia di far legare emotivamente gli spettatori al personaggio principale, usata da molti sceneggiatori in passato, è andata scemando progressivamente dagli anni novanta in poi per lasciare spazio al "culto dell'estetica" e ad oggi vi sono pochissime interpretazioni che riescono veramente a cogliere nel segno.
Queste considerazioni tolgono poco al film perchè si tratta pur sempre di un film d'azione e come tale lo prendiamo, con una punta di rammarico per ciò che si sarebbe potuto fare ma non si è fatto.
La storia, dopo una buona metà introduttiva, prende una svolta inaspettata e tutte le emozioni legate ai personaggi principali si fanno da parte per lasciare spazio a scontri titanici tra Hancock e una sua antica rivale potente quanto lui. Queste scene sono molto ben realizzate ma durano troppo poco e la tensione cala drasticamente lasciando il film quasi privo di contenuti proprio sul finale.
Will Smith è molto a suo agio nella parte, tanto che spesso i suoi atteggiamenti ci sembrano naturali e recitati senza fatica. Charlize Theron, al contrario, è piuttosto anonima e avrebbe potuto cedere la sua parte a una vasta schiera di attrici ben più preparate e più caratteriste.
Queste considerazioni tolgono poco al film perchè si tratta pur sempre di un film d'azione e come tale lo prendiamo, con una punta di rammarico per ciò che si sarebbe potuto fare ma non si è fatto.
La storia, dopo una buona metà introduttiva, prende una svolta inaspettata e tutte le emozioni legate ai personaggi principali si fanno da parte per lasciare spazio a scontri titanici tra Hancock e una sua antica rivale potente quanto lui. Queste scene sono molto ben realizzate ma durano troppo poco e la tensione cala drasticamente lasciando il film quasi privo di contenuti proprio sul finale.
Will Smith è molto a suo agio nella parte, tanto che spesso i suoi atteggiamenti ci sembrano naturali e recitati senza fatica. Charlize Theron, al contrario, è piuttosto anonima e avrebbe potuto cedere la sua parte a una vasta schiera di attrici ben più preparate e più caratteriste.
Molto bravo Jason Bateman, il suo personaggio è importante perchè rappresenta la speranza e la tenacia nel voler credere in un possibile futuro migliore, governato dalla pace.
La regia si avvale molto della steadycam (la telecamera montata sulle spalle del cameraman) risultando nervosa e leggermente disordinata, si nota come questa scelta sia stata fatta apposta per avvicinarsi a quello che è il carattere di Hancock che in una frase memorabile dichiara: "Mi chiamo John Hancock, bevo e... m'incazzo!".
Ottimi gli effetti speciali, ben dosati e ben fusi con le scene.
In conclusione è un film che avrebbe potuto essere molto più particolare se si fosse approfondito maggiormente il personaggio principale, nel complesso risulta comunque gradevole e alterna saggiamente azione e comicità per farci trascorrere quasi due ore in leggerezza.
Il finale lascia aperta la possibilità di un secondo capitolo, speriamo più divertente e speriamo anche un pò più serio perchè Hancock, di sicuro, non è un eroe per bambini.
La regia si avvale molto della steadycam (la telecamera montata sulle spalle del cameraman) risultando nervosa e leggermente disordinata, si nota come questa scelta sia stata fatta apposta per avvicinarsi a quello che è il carattere di Hancock che in una frase memorabile dichiara: "Mi chiamo John Hancock, bevo e... m'incazzo!".
Ottimi gli effetti speciali, ben dosati e ben fusi con le scene.
In conclusione è un film che avrebbe potuto essere molto più particolare se si fosse approfondito maggiormente il personaggio principale, nel complesso risulta comunque gradevole e alterna saggiamente azione e comicità per farci trascorrere quasi due ore in leggerezza.
Il finale lascia aperta la possibilità di un secondo capitolo, speriamo più divertente e speriamo anche un pò più serio perchè Hancock, di sicuro, non è un eroe per bambini.
Curiosità:
- Il titolo originale doveva essere "Tonight he comes". In seguito fu cambiato in "John Hancock" ma alla fine si scelse semplicemente "Hancock".
- Il simbolo dell'aquila sul costume di Hancock dovrebbe identificarlo con la figura del dio greco Zeus.
- John Hancock (1737 – 1793) è il nome di un personaggio realmente esistito. Fu uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, uno dei firmatari della Dichiarazione d'Indipendenza e fu coinvolto nell'episodio del Massacro di Boston, dal quale poi scaturì la guerra di indipendenza americana nel 1775, come reazione alla presenza delle truppe britanniche sul territorio statunitense. E' quindi possibile interpretare metaforicamente i personaggi di questo film, mettendoli in relazione con la storia e le relazioni tra USA e Inghilterra, ma sono conclusioni personali e non le intenzioni evidenti del regista o degli sceneggiatori.
- Charlize Theron e Jason Bateman nel film sono marito e moglie. Anche nella terza stagione del telefilm "Arrested Development" gli stessi attori interpretavano una coppia sposata.
- Peter Berg appare in un cameo: è uno dei dottori che tenta di rianimare Mary all'ospedale.
- La sceneggiatura originale era molto più seria e orientata verso un pubblico adulto. Oltre che essere un senzatetto, Hancock doveva essere anche frustrato sessualmente in quanto i suoi poteri non gli permettevano di avere rapporti con delle ragazze senza ucciderle per la troppa forza "sprigionata".
VOTO: 5/10
VOTO: 5/10